martedì 10 aprile 2012

Panhard PL 17 Montecarlo 1961


Nel 1959 fu presentata la Panhard PL 17 che andava a sostituire il modello Dyna Z; la denominazione PL 17, racchiude il nome originale della casa francese “Panhard & Levassor”, mentre il 17 è dato dalla somma dei cavalli fiscali 5, dal consumo di benzina 6 (per 100 km), più il numero dei posti 6, totale 17.
Nel 1961, una PL 17 (#174 Maurice Martin – Roger Bateau) vinse il Rally di Montecarlo, esclusivamente in base al regolamento di quell’anno, dato che per le caratteristiche meccaniche (motore bicilindrico boxer di 851 cc) sarebbe stato impossibile.




 Il modello viene commercializzato RTR in un bel cofanetto (in serie numerata!) dalla Checkered Flag Slot Cars; poteva mancare nella mia collezione?


Ferrari 275 GTB Montecarlo 1966


Presentata al salone di Parigi nel 1964 con un motore con 4 alberi a camme, il nome deriva dalla cilindrata unitaria di 275 cc., sospensioni posteriori a ruote indipendenti con schema ripreso dalle Sport dell’anno precedente, questa “Berlinetta” stradale, venne impiegata anche nel mondo delle corse.
Un esemplare del 1964 (mancanza delle cerniere esterne sul baule presenti sulla produzione dall’anno successivo), venne portato in gara al Rally di Montecarlo del 1966 dall’equipaggio Pianta – Lippi; di questa vettura ho trovato solo poche foto, ma sufficienti per  realizzarne il modello.




Da un racconto di Pianta, tiene a precisare che lui fu l’unico pilota a fare quel rally con una Ferrari ufficiale, affiancato dall’allora capo collaudatore della Ferrari, Roberto Lippi e che la Ferrari iscrisse alla gara la macchina per provare il nuovo ponte posteriore tipo “Transaxle”(con cambio al retrotreno) ed inoltre che, durante il percorso di avvicinamento, rottosi l’alternatore, utilizzò 6 batterie diverse, alternandole, pur di non ritirarsi; le difficoltà erano ancora grandi per cui Pianta, chiese a Schlesser (suo grande amico), che partiva con una Porsche dietro a lui, se avesse potuto fargli strada durante la notte. Il giorno seguente i giornali riportarono: “Incredibile, una Porsche con tutti i fari accesi con attaccata dietro una Ferrari gialla”. Tutto questo darsi da fare, non consentì comunque alla vettura di terminare la gara……peccato davvero!





Partendo da un kit in resina  della Protoslot, con alcune modifiche (eliminazione cerniere dal baule e creazione sfoghi d’aria sul cofano motore), ho ricreato il modello in questione.





lunedì 2 aprile 2012

Fiat Ritmo 75 ABARTH gr.2


Per realizzare i modelli hai bisogno di 3 elementi fondamentali ; l’idea, il tempo e la motivazione.
Come spesso capita è difficile riuscire ad amalgamare i tre ingredienti, di solito quello che manca è il tempo, mentre, per quanto riguarda le idee, queste abbondano; la fantasia del modellista non ha limiti.
La motivazione è un mix dato da accadimenti, persone, colori, ricordi, che amalgamati assieme, assumono ogni volta (ogni modello) un sapore diverso.
Quando vidi questa vettura, in occasione del Rally del Carso a Trieste, me ne innamorai subito e decisi che semmai fosse esistito il modello, quella sarebbe stata la livrea che avrei realizzato.


Quando sono entrato in possesso del modello (grazie ad un amico di Verona !) ho pensato subito a quella vettura vista circa una ventina di anni or sono, una versione poco conosciuta ai più, ma a me cara, in quanto con quella macchina ci aveva corso un amico, slottista e collezionista pure lui; devo ammettere che “il parto” è stato lungo (ho la scocca da un paio d’anni ferma lì).




Alla fine, ecco realizzata la Ritmo 75 Abarth gr.2, condotta in gara da Nannini – Sovani al 4° Rally Alto Appennino Bolognese del 1979 con i colori del Jolly Club “Ricambi Originali FIAT”.
La gara, per l’equipaggio in questione, non ebbe esito positivo, da quanto raccontatomi, ma a me il risultato che contava era di averla potuta realizzare.